Reverse Engineering

Il Reverse Engineering meccanico è il processo di analizzare un oggetto esistente per comprendere come è stato progettato e costruito, al fine di creare una replica o una versione migliorata.
Ciò può essere fatto utilizzando tecniche di: 

  • analisi dei disegni o dei documenti di progettazione (non sempre disponibili)
  • misurazione manuale (non sempre attuabile o precisa)
  • scansione 3D (con o senza contatto)

Il reverse engineering meccanico è spesso utilizzato nell’industria automobilistica, aerospaziale e della manufactoring per i seguenti motivi:

1) riprodurre parti obsolete di cui si sono perse le matematiche
2) migliorare i prodotti esistenti
3) CONTROLLO QUALITÀ NELLA PRODUZIONE
4) su di un competitor per studiarne il prodotto in termini di proprietà intellettuale al fine di capirne i brevetti ed aggirarli con soluzioni proprie ed originali
5) provare "l’infringment" da parte di un competitor di una nostra soluzione brevettata e quindi bloccarne la vendita

Qui sotto ad esempio si può navigare, tramite il mouse, su un reverse engineering che si è reso necessario per ricavare la matematiche 3D di un portamozzo di una famosa auto da competizione anni ’80.

Click and drag to rotate – Scroll for zoom

Basta una buona scansione per fare un buon reverse engineering?

No , noi pensiamo non sia sufficiente

Il processo del reverse engineering deve essere seguito da uno o più tecnici competenti che sanno esattamente la finalità.
Senza ciò si potrebbe avere: 

un modello matematico eccessivamente dettagliato e pesante con una nuvola di punti di parecchie centinaia di milioni di punti quando magari ne bastano solo decine 

oppure un modello che malgrado abbia una altissima risoluzione pecca nella definizione della matematica e delle geometrie fondamentali al progetto. Ad esempio il ø di fori, gli interassi, il parallelismo tra piani !

Schema di un classico processo di reverse engineering

© Credit: EscWorks

Share

Related Articles